VOGLIA DI SOTTOMISSIONE GAY - 2^ parte - Forlì Cesena Trasgressiva

VOGLIA DI SOTTOMISSIONE GAY - 2^ parte - Forlì Cesena Trasgressiva

VOGLIA DI SOTTOMISSIONE GAY - 2^ parte

- Ricordati che, da mo', potrai parlare solo quando te lo dirò io, mi chiamerai signor maresciallo dandomi sempre del lei e dovrai eseguire alla lettera i miei ordini e rispondere "sissignore"! Hai capito bene?
- Sì maresciallo...
Altro ceffone violento che mi ha fatto scivolare il cazzo fuori dalla bocca.
- Sbagliato! Dovevi dire "sì, signor maresciallo, oppure sissignore"! E rimetti immediatamente il mio pesce nella tua fetida bocca. Non sei neanche capace di fare 'nu pompino?
- Sissignore!
Ho risposto guardandolo in faccia. Terzo sberlone, anzi pugno.
- In presenza del padrone dovrai tenere sempre tenere gli occhi bassi sui miei piedi oppure fissi sui miei genitali o nel punto che ti indicherò io. E' chiaro?
- Sissignore!
- Adesso fammi venire e ingoia ogni goccia... ogni goccia!
Gli ho leccato le balle e succhiato l'uccelletto con forza. In meno di tre minuti, ha sborrato come un ragazzi Mo' puliscilo con la lingua e resta in ginocchio, senza muoverti!
Mi facevano male le ginocchia, ma lui mi controllava e sono rimasto fermo. Dopo un po', si è tolto definitivamente le scarpe, i pantaloni ed i calzini, e si è seduto su una poltrona.
- Leccami i piedi, frocio di merda!
Ho eseguito l'ordine con fatica, cominciavo ad essere stufo del suo modo di fare. Non era questo il padrone che cercavo.
Ho leccato i suoi piedi sudati e puzzolenti finchè non mi ha intimato di smettere.
- Bravo, mo' mettiti nudo in posizione di attesa, cioè in ginocchio e con la faccia verso il pavimento... jamm!
Fuori da qua, tu tieni la tua vita e io tengo la mia, ma quando stai con me tu sei il mio schiavo. 'Na zoccol' a mia dis-po-si-zio-ne! Capito?
- Sissignore!
Ha preso la pistola dalla fondina della cintura, si è messo dietro di me e mi ha allargato le gambe a cagnolino.
- Cosa preferisci? Vuoi essere inculato con la pistola o col mio pesce?
Ero terrorizzato.
- Col suo pesce, signor maresciallo...
Senza un minimo di lubrificazione, mi ha penetrato col suo cazzetto già duro. Grugniva come un porco e agitava la pistola in aria.
- Ti piace eh, ti piace?
- Sissignore...
In realtà non sentivo nulla se non dolore e, appena mi ha sborrato in culo e si è seduto sulla poltrona posando la pistola nella fondina, mi sono ribellato. Dopotutto, ero più giovane, muscoloso e forte di lui. Mi sono alzato in piedi, ho gettato lontano i pantaloni con cintura e fondina, e l'ho colpito in faccia con una gomitata. Poi l'ho trascinato sul pavimento e l'ho riempito di calci (quelli li so dare bene!).
- Vattene di qui, sacco di merda! Tu disonori la divisa che porti e sei solo un pazzo pervertito! Ritieniti fortunato se non ti denuncio ai tuoi colleghi e ti sputtano a vita!
Anche se perdeva sangue dalla bocca e si lamentava per i colpi ricevuti, l'ho spinto fuori dalla porta così com'era e ho buttato i suoi vestiti sul marciapiede.
- Ah, dimenticavo... hai un cazzo vergognosamente piccolo!
Ho chiuso l'uscio e non ho mai avuto più notizie di lui.

FINE

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