Un' amica sorprendente - Forlì Cesena Trasgressiva

Mi chiamo Fabio e questa storia risale a due anni fa.
Sono nato a Reggio Emilia e mi sono trasferito a Verona con la mia famiglia, prima di conoscere la mia (ex) ragazza e trasferirmi da lei a Prato.
Silvia era una bellissima ragazza, nata a Vercelli, ma trasferitasi con la famiglia a Prato.
Mora, capelli lunghi e lisci, formosa, quarta di seno, occhi da cerbiatta.
Unico difetto: aveva un carattere ermetico. Non traspariva emozioni, tendenzialmente fredda, calcolatrice e con un temperamento che la portava a focalizzare la sua vita intorno al lavoro.
Sessualmente molto disponibile, anche il sesso era fine a se stesso, ovvero l'unico scopo era l'orgasmo e lo raggiungeva subito, senza tante storie.
Nel corso degli anni questo suo temperamento si radicò in maniera molto concreta e le emozioni che vivevamo ai primi tempi col tempo si fecero più rare, con la conseguenza di un'imminente crisi che trovolse totalmente il nostro rapporto.
In quel periodo cercavo di sfuggire e i fine settimana tornavo da amici e parenti a Verona.
In quel periodo ricominciò a frequentare il gruppo anche Valeria, una cara amica che da poco era tornata a casa, anche lei dopo un burrascoso rapporto con un suo ex e un trasferimento a Piacenza.
Valeria è la versione opposta di Silvia.
Capelli rossi, corti, occhi castani, più grande di me, seno piccolo ma copro abituato al movimento , quindi proporzionato e sodo.
Aveva un culo stupendo e si prendeva ripetuti complimenti da noi del gruppo.
La nostra amicizia era molto forte e capitava spesso che finissimo a fare una piazzata a casa sua.
Libertina di mente, non si sapeva quasi nulla della sua vita privata ma tutti sapevamo che ne aveva più di uno di trombamico.
Ovviamente io gli facevo sempre la domanda:" Serve un trombamico?"
Lei stava al gioco, annuendo al fatto che io, per quanto sia di bell'aspetto, ero un uomo fedele, e che mai mi sarei sognato di tradire la mia ragazza dei tempi.
La domenica tornavo dalla mia ex e la settimana ricominciava in linea con la crisi: litigate, offese, ripicche, dimostrazioni di orgoglio.
Non reggevo più.
Telefonavo a Valeria per sfogarmi e lei mi diceva sempre la stessa risposta: " Io ci sono già passata...lascia lì tutto e se devi litigare torna qui tutti i finesettimana".
Così mi ritrovai a casa tutti i ifine settimana e quando no nriuscivo era la mia ragazza ad allontanarsi.
Dopo l'ennesima sfuriata, chiamai a lavoro e presi due giorni di permesso e allungai il fine settimana, anticipandolo.
Avevo il morale a terra ma non mollavo.
Valeria fece lo stesso per starmi vicino. Non dissi nulla alla mia famiglia e andai da lei.
Ovviamente le dissi che per ringraziarla le avrei fatto un trattamento ad hoc.
La battutina si faceva sempre. Lei rideva rinfaccinadomi che ero fedele.
Fu così che mi ritrovai a casa sua e cominciai a chiacchierare mentre lei preparava la cena.
Mi sdraiai sul divano e mi sfogai completamente.
Alla fine lei mi disse:" Eh, ma se sei venuto qui per parlare solo te o parlare solo di lei, puoi anche tornare dai tuoi eh"
La guardai e le risposi:"Hai ragione. Vieni qui e dammi un bacio".
"Cosa hai detto?"
"Vieni qui e dammi un bacio".
"Guarda che se vengo lì, e poi non me lo dai, ti sbatto fuori casa!"
Si avvicino e venne sul divano e ci baciammo.
Da quel momento i nostri incontri si fecere più concreti e di incontri ne avremmo avuti altri in futuro.
Il bacio era stupendo, animalesco, trasudava erotismo ed ero sbalordito da come baciasse bene.
Provai ad allungare le mani sul seno e non disse nulla, allora le tolsi la canotta mostrando un piccolo seno che presi a succhiare e mordicchiare.
Come pantaloni indossava una tutina aderente, di quelle che si usano per fare fitness, quindi allungai una mano e... lei mi bloccò.
Mi fermai e le dissi:"Poi sono io quello tutto chiacchiere?"
"Scemo! Sono in quel periodo del mese!"
"Tutte le fortune a me , eh!"
"Si, tutte le fortune a te!Mettiti giù".
Mi aiutò a sfilarmi i pantaloni e i boxer, poi lo guardò e mi disse :" Fabio, a saperlo prima, mi sarei fatta avanti subito!"
Mi mi si a ridere con orgoglio.
Si sistemò tra le mie gambe , lo prese in mano, e... in quel momento penso sempre alla stessa frase :"Chissà come fa i pompini...!".
Lo prese in mano sorridendo, si avvicino, schiuse le labbra avvole la cappella con esse e prese a leccare e succhiarla dolcemente .
Poi cominciò a scendere per prenderlo in bocca ma non ci stava tutto .
Le dissi "Attenta, non affogarti!".
Si mise a ridere e disse: " Ma non stai mai zitto?"
Lo riprese in boccae cominciò a farmi un pompino superlativo.
Ero stupefatto da come lo faceva...bellissimo.
Si mise decisa a pomparlo per bene, muovendo la testa in sumultaneo con le mani e succhiandlo , facendomi partire completamente.
La ciliegina sulla torta fu quando la avvisai di stare per venire e vidi che non si staccava.
L'orgasmo fu fortissimo con l'ingoio e me lo ripulì per bene fino all'ultima goccia.
Mi risistemai e poco dopo me ne andai e lei mi disse:" Guarda la prossima volta pareggiamo".
Da lì cominciammo ad avere incontri carichi di erotismo.
Mai avrei detto che Valeria fosse così porcellina.

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02/06/2017 00:27

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Bello eh ....poi ti sei svegliato tutto sudato! Comunque la storia e' apprezzabile!

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