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  • Autore: OUTING
  • Categoria: Racconti gay
MI PIACE IL CAZZO, NON LA FIGA! - parte IV - Forlì Cesena Trasgressiva
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MI PIACE IL CAZZO, NON LA FIGA! - parte IV - Forlì Cesena Trasgressiva

MI PIACE IL CAZZO, NON LA FIGA! - parte IV

Time out. Riprendendo fiato, io e Deca ci siamo coccolati e baciati come due fidanzatini. Abbiamo ricordato i tempi della scuola e lui mi ha confessato di avere sempre avuto una vita parallela ma che, al momento, era come me reduce da una storia finita male.
Poi ha chiesto se anche lui poteva sodomizzarmi, io mi sono posizionato a cagnolino (a pecorina è un termine più usato per le donne lui si è messo dietro di me e ho sentito la sua lingua calda leccare il mio buco del culo. Era una sensazione deliziosa. Qualche minuto dopo, come avevo fatto io con meno abilità, ha preso il tubetto e mi ha lubrificato con le dita a lungo, forse anche troppo a lungo. Giocava con me, come un gatto fa col topo prima di ucciderlo.
Finalmente, ha afferrato la mia vita ed ha guidato la sua cappella dentro il mio ano. Era così calda che quasi mi scottavo. Mi ha sussurrato in un orecchio che lo sfintere è delicato e che dovevo avvisarlo subito nel caso sentissi ancora dolore dopo i primi minuti. In effetti, per i primi 30-60 secondi mi ha fatto un po' male, ma poi è stato meraviglioso. Sentire il suo membro affondare dentro mi procurava un piacere prolungato, molto differente da quello che avevo provato quando ero io la parte attiva. Mi sentivo appagato e libero di esplorare la dimensione femminile che esiste in ognuno di noi. Mentre le sua palle picchettavano le mie chiappe e il suo cazzo mi penetrava con un interminabile avanti-indietro, ho goduto come può godere una donna più intensamente e ripetutamente.
Quando l'ha tirato fuori, il liquido bianco e trasparente è straripato fuori dal buco, giù giù fino al lenzuolo. Ci siamo di nuovo sdraiati per riposare. Nonostante il deumidificatore acceso, eravamo sudati come capre. Ho detto:
- Ci facciamo un'altra doccia?
- Nooo, magari più tardi. Adesso ho una fame da lupo e una sete da Lapo... Elkann!
Abbiamo fatto una risata e siamo tornati in cucina nudi e sporchi. Erano rimaste due pizze (fredde) e due scatole di Tavernello. Mentre eravamo seduti al tavolo divoravando una pizza metà ciascuno e prosciugavando la seconda scatola di vino, l'ho guardato.
- Adesso restano una pizza ed una scatola. Vuoi un sacchetto per portarle a casa?
- Assolutamente no. Ricordi? Avevo detto che sarebbero servite per i tempi supplementari...
Si è alzato, mi ha preso per mano, e mi ha riportato in camera da letto...

FINE

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