LA SEGRETARIA INNAMORATA (V PARTE - finale...per ora) - Forlì Cesena Trasgressiva

LA SEGRETARIA INNAMORATA (V PARTE - finale...per ora) - Forlì Cesena Trasgressiva

Sono passati pochi mesi da quando Patrizia è diventata la mia amante sottomessa, dopo le prime circostanze pensavo di aver soddisfatto ogni mia voglia, ma col passare delle settimane, con la conoscenza di nuove persone e con l'ampliarsi delle fantasie ho scoperto che non c'è limite alle perversioni della natura umana. Le ultime due settimane sono stato molto occupato in ufficio e solo in un'occasione, anche per non destare troppi sospetti in mia moglie, ho avuto modo di dare sfogo ai miei crudeli trattamenti e alle mie lugubri voglie. Un'occasione, ma molto soddisfacente, verificatasi la scorsa settimana. Da tempo le parlavo di una sua amica vista su un social network, una di quelle che si fanno sempre i selfie sexy e al limite della decenza (spesso superandolo), una sua ex compagna di scuola che si vantava tanto di somigliare a Belen....ovviamente cosa che pensava solo lei e qualche segaiolo che la commentava. Mi parlò di lei, di come era più disinibita e sfrontata con i ragazzi, di come si sentisse in difficoltà quando uscivano per andare a ballare con l'amica che puntualmente si rimorchiava un paio di ragazzi a sera, mentre lei restava sempre sola, spesso dovendo tornare a casa per conto suo. In un momento di confidenza, mi raccontò che una sera provò a baciarla e a toccarla in un locale, a detta di Patrizia solo a causa dell'alccol....ma vedendo le foto ero convinto che quel tipo di esperienze le aveva già fatte....e che le fossero piaciute molto. Non fu semplice convincerla, dopo parecchie promesse e minacce alla fine riuscii ad organizzare una sera con entrambe, Patrizia e Beatrice. Beatrice si mostrò esattamente come la immaginavo, spigliata, frizzante, erotica, maliziosa e audace. Una di quelle che con un fisico discreto e molta troiagine possono ottenere da un uomo qualunque cosa. Neanche a dirlo, feci bere Beatrice come una spugna, giusto per essere sicuro di poterci divertire dopo, anche se, dai toni presi nella serata, la cosa sarebbe andata comunque nella direzione che volevo io. Ammiccamenti, proposte osè, toccatine varie...era l'anticamera di una serata divertente. Non avendo nessuno dei tre casa libera mi feci preventivamente lasciare le chiavi di casa di un mio caro amico che era all'estero per uno stage, uno splendido appartamento a via Cavour che affacciava sul Colosseo. Conoscevo bene la casa e sapevo che il mio amico (gran puttaniere) aveva sempre tutto il necessario per atmosfere degne di ogni circostanza. Ambiente soft, alcolici di qualità e quel terrazzo che dava sui Fori Imperiali che avrebbe reso tutto più semplice. Il tempo di versarle da bere e Beatrice mi aveva già piazzato mezzo metro di lingua in bocca, cominciando a sincerarsi con la mano della mia eccitazione. Aveva una camicetta che a stento tratteneva quella quarta di seno e una gonna a tubino fino al ginocchio ma con uno spacco laterale che le arrivava quasi all'inguine. Ricambiai i palpeggiamenti lasciando cadere il flut di champagne e infilandole una mano tra le tette e una in mezzo alle cosce. Patrizia era da una parte, ci guardava, in attesa di un mio cenno. Segnale che arrivò presto. Mi sedetti sul divano in terrazzo e prima ancora di fare qualunque cosa, Beatrice mi anticipò tirandomi fuori il cazzo e cominciando un lavoro di bocca che poche sanno fare cosi bene...ne doveva aver fatti un'infinità. "Ecco Patrizia, quando mi chiedi come si deve succhiare un cazzo...impara dalla tua amica...vieni qui accanto a lei, dalle una mano" Patrizia si inginocchiò al pari della sua amica e cominciarono a farmi un duplice pompino da capogiro, alternando profondi baci saffici tra di loro. Lo ammetto, stavo per godere...dovevo rimediare. "Bea...lo sai che se è vero che Patrizia deve migliorare con i pompini, in realtà ha un dono innato per stimolare il culo con la lingua?" "mmm...no...non mi ha mai detto niente, e soprattutto non ha mai voluto farlo con me" rispose Beatrice. Scansai Patrizia come si fa con i cani che quando sei a tavola vogliono mangiare qualcosa. "Vai dietro di lei, tirale su la gonna e comincia a leccarle il culo". Obbedì all'instante, le alzò la gonna e cominciò ad usare quella lingua nel migliore dei modi possibili. Me ne accorsi perché ripetutamente Beatrice aveva dei scatti di piacere, fermandosi ogni tanto e avvicinandosi a lei per cercare una penetrazione sempre maggiore. Con l'occasione di fare una piccola pausa, mi alzai, facendo prendere il mio posto a Bea e cominciando a chiavarmela con Patrizia che era addetta sempre al suo culo e alle mie palle piene e dure. Venimmo quasi all'unisono, con una spruzzata abbondante di Bea proprio sul viso di Patrizia e una mia copiosa sborrata che riuscii abilmente a concentrare tutta nella bocca della mia amante sottomessa. "Non la ingoiare...fattela colare sul corpo" le dissi. Il viso era bagnato dagli umori di Bea, labbra, mento e torace dai miei "resta così, non ti muovere e non ti pulire. Aspettaci qui". Entrammo per darci una rinfrescata, Bea mi piaceva tanto...forse qualcosina in comune con Belen ce l'aveva davvero, anche se non paragonabile con la DEA argentina. Usciti dal bagno ci sedemmo sull'isolotto della cucina che affacciava sul terrazzo, mentre spizzicavamo qualcosa dal frigo Patrizia era ancora li, accovacciata che ci guardava, tra rassegnazione e desiderio di un nostro assenso per coinvolgerla. Era passata circa mezz'ora, mi venne in mente di controllare se il mio amico avesse alcuni giochini...ne ero quasi certo, quello si scopava donne trans trav....e...secondo me...pure qualche uomo, ma era solo una sensazione. Andai in camera e trovai in un cassetto un bel vibratore, di medie dimensioni. Non era male per i miei intenti...ma avevo bisogno di altro. Bingo!! un cazzo di gomma decisamente più grande, sarà stato circa 20 cm e bello largo, uno di quelli col cinturino che si lega intorno al bacino....evidentemente al porco piaceva anche farsi inculare dalle donne. Tornai in salone mostrandolo fiero alle mie due partner...Bea, era eccitatissima. Patrizia, la solita aria accondiscendente e rassegnata. Lo feci indossare alla "Belen del tuscolano" che comincio a dimenarlo come un giocattolo tanto desiderato...prendemmo Patrizia e cominciammo a scoparcela uno di fronte all'altro, io in bocca e lei tra le cosce. Era un alternarsi di colpi violenti, facevamo a gara per chi la facesse sobbalzare di più. Ci scambiammo posizione più volte con Patrizia che ormai ci assecondava in tutto. Bea sembrava non avere limiti, alternava figa e culo in continuazione...probabilmente sarebbe andata avanti parecchio tempo. Mi alzai e andai dietro di lei, un po' di saliva e cominciai ad incularmela con forza e decisione. Più io mi sbattevo lei e più lei si sbatteva Patrizia. Dopo pochi minuti le venni nel culo e mi sdraiai esausto sul divano. Bea continuava come un martello pneumatico, era la prima volta per lei e ci stava prendendo gusto...credo si immedesimasse in tutti quelli che se la sono scopata fino a quel giorno. Per mettere fine al martirio decisi di cominciare a leccare quella bella patatina cicciotta di Bea. Non millanto particolari doti da pornoattore, ma con la lingua...cazzo se ci so fare! Infatti non ci volle molto al secondo orgasmo di Bea, che, sfinita, stramazzò al suolo con quel poderoso cazzo di gomma che svettava. Patrizia ebbe solo l'istinto di accasciarsi. I suoi ripetuti orgasmi e il martirio di Bea l'avevano sfinita. Impiegammo un'oretta per riprenderci completamente e ricomporci. Mi accorsi di aver finito le sigarette, mandai Patrizia al bar di fronte a casa che era aperto fino a tarda notte; come tutti i bar aperti di notte era pieno di gente: ragazzi e ragazze di ritorno dai locali, extracomunitari, trans che stanno andando a battere. Decisi di farla scendere ma non prima di averle infilato il vibratore (il primo che vidi nel cassetto) in mezzo alle cosce, acceso. Ci gustammo la scena io e Bea dal terrazzo, con Patrizia che a fatica manteneva una posizione eretta e si attirava sguardi e commenti di tutti. Una serata fantastica....che spero di ripetere presto con la mia cucciola e quell'ingorda cagna della sua amica. E siamo ad oggi...mercoledì 13 aprile. Sto finendo quest'ultima parte di racconto, spero che tra qualche settimana potrò raccontarvi altri episodi eccitanti...sperando che vi siano piaciuti. A me si...solo a raccontarli di nuovo mi sto eccitando...motivo per cui io e Patrizia, che in questo momento è sotto la scrivania e mi sta succhiando il cazzo, vi salutiamo con affetto.

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati