Incontro sulla neve - Forlì Cesena Trasgressiva

Incontro sulla neve - Forlì Cesena Trasgressiva

Mi chiamo Alessio, ho 35 anni, sono di sondrio e in un inverno di 10 anni fa mi stavo organizzando per fare un week end in montagna, tra amici e amiche.
Fu in quell'occasione che ebbi modo di rivedere Francesca, una ragazza di Savona, che ebbi modo di vedere nel precedente inverno e che durante l'anno sentii furtivamente ( era fidanzata) ma costantemente, con lunghe telefonate notturne o messaggini quotidiani.
Ai tempi vivevo ancora a Reggio Emilia e quell'anno decidemmo per passare il fine settimana sul Cimone.
Gli uomini e le donne arrivarono più o meno il venerdì sera, mentre altri ci raggiunsero il sabato mattina...ovviamente ci trovarono ancora con i postumi del venerdì sera.
Lei arrivò il sabato.
Lungo la giornata ci divertimmo molto, tutti insieme, gli scambi di occhiate erano frequenti ma non potevamo stare troppo vicini, visto alcune amiccizie che lei aveva in comune con il suo ragazzo ritrovammo soli per pochi momenti e in uno di questi ci scambiamo un bacio dietro il risorante, con la scusa di fumare una sigaretta, mentre gli altri continuavano a pranzare.
Eravamo un gruppo molto affiatato e ci ritrovavamo due o tre volte l'anno.
Tendenzialmente una in inverno, una in estate per una grigliata e una terza non bene definita.
Anche le zone cambiavano, per fare in modo di poter agevolare tutti i partecipanti, visto che provenivano da tutta Italia.
C'erano persona che portavano Anche i loro amici, o le loro amiche, da tutta Italia: Piacenza, Rimini, Udine, Verona, Pisa , Teramo, Potenza, Salerno, Verbano Cusio Ossola, Rieti, Terni, Taranto...
Molti e molte erano libertini/e, ovvero quando si creava il gruppo cambiava lo stato sociale da " sposato/a - impegnato/a" a "single", e ovviamente altre persone non volevano apparire nelle foto per timore che venissero pubblicate in qualche sito.
Questo causava momenti molto divertenti e di racconti su chi era stato/a sgamato/a...altri invece se ne fregavano apertamente e raccontavano aneddoti su incontri trans o su incontri mistress elogiandone le virtù rispetto alla media.
Francesca invece si portava sempre un paio di amiche e di amici che conoscevano il suo ragazzo e quindi anche per un bacio dovevamo stare attenti.
Nel pomeriggio, dopo un pranzo abbondante, ne approfittammo per sistemarci al sole sopra gli sdrai del giardino del ristorante, consumando un paio di birre, mentre altri facevano passeggiate per i negozi dei paesi vicini.
decidemmo poi di salire con la seggiovia e fare una discesa prima delle 17, visto gli impianti che stavano per chiudere, e mi ritrovai con lei affianco.
Non potemmo baciarci di nuovo perchè nei posti davanti e dietro di noi ci stavano comunque persone del gruppo.
Arrivati in cima prendemmo tempo ,facendo finta di aspettare che arrivassero tutti e con la scusa di fare due chiacchiere li facemmo andare avanti.
Finalmente ci baciammo di nuovo, poi lei mi disse ;"Scendiamo?" e cominciò a scendere.
L aseguì poco distante da lei quando mi accorsi che prese la discesa più lunga e pensai che fosse per darmi un altro bacio, fino a quando notai che invece prendeva un sentierino nel boschetto che conoscevo sarebbe sbucato alla base del ristorante.
Poi si fermo e si stacco la tavola e mi disse di seguirla, allontanandoci dal sentiero.
Si mise dietro un albero e la raggiunsi.
Ci baciammo di nuovo e, non resistendo più, cercai di aprirle la giacc ama i momenti erano incerti per via dei guanti.
Fu lei più rapida di me a toglierli con i denti i guanti e abbassarmi i pantaloni cominciando a menarmelo in mezzo al bosco.
Feci lo stesso in rapida successione e cominciamo a toccarci a vicenda, nascosti in mezzo al bosco.
Visti gli scarponi che ci impedivano i movimenti e i pantaloni abbassati, facemmo l'unica cosa possibile: la girai e lei si chinò, poggiando le mani contro l'albero, mi chinai.
Aveva un bel sedere sodo di pelle chiara.Allargai i glutei e lei si chinò ancora di più per facilitarmi, mentre io presi a leccare i succhi del piacere, affondando la lingua dentro di lei e provocandole sussulti di piacere.
"Fai presto" mi disse.
Mi alzai e la presi da dietro e mi persi dentro i suoi gemiti mentre, con le mani aperte contro il tronco dell'albero, cercava di contrastare i i miei colpi decisi che affondavano sempre di più.
Venimmo quasi subito entrambi, presi dalla foga e dalla fretta della situazione.
CI ricomponemmo dopo l'incontro clandestino e e raggiungemmo gli altri che si erano incontrati ed erano già nella baita per proseguire la giornata, che arrivò a notte piacevolmente, aspettando una incontro possibile e clandestino per il giorno successivo.

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30/05/2017 11:26

Marcello

Storia patetica e triste! Direi infantile!

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