• Pubblicata il
  • Autore: TRAPANELLO
  • Categoria: Racconti etero

BOTTANA SI', MA TELEGENICA - 1^ parte - città Marsala (TP) - Forlì Cesena Trasgressiva

BOTTANA SI', MA TELEGENICA - 1^ parte - città Marsala (TP)

Marsala (Trapani), carnevale 2017. A mezzanotte, la villetta del mio amico Mirco pullulava di gente. Era sabato sera e aveva deciso di organizzare una festa in maschera. Stimavo molto Mirco e gli ho chiesto se potevo portare Gisella, la mia ragazza realtà, noi eravamo arrivati presto, verso le 9 di sera, e non c'era ancora nessuno, ma questo era servito per presentare Gisella al mio amico e per chiacchierare un po'. Prima pessima idea, forse sarebbe stato meglio darsi delle martellate sui cugghiùni!
Io avevo un paio di jeans e, sopra, uno stupido mezzo costume da uomo ragno con cappuccio, lei portava delle extension rosse applicate ai capelli neri, era truccata da vampira e indossava un abito lungo nero senza maniche e con lo spacco. Più che da vampira, a me sembrava vestita da troia. Quando sollevava le braccia, permetteva a chiunque di sbirciare le minni, rigorosamente prive di reggiseno. E, quando si sedeva, attraverso lo spacco, si vedeva tutto il panorama, dalle caviglie, alle cosce, alle mutande.
Mirco era più basso di me e non era molto intelligente, ma aveva un bell'aspetto e la sua famiglia era la più ricca del paese. Inutile dire che queste qualità lo rendevano molto affascinante agli occhi delle ragazze mascherato da picciotto mafioso degli anni '50 (mai travestimento fu più indovinato!)
Durante la festa, Gisella mi diceva che l'aveva trovato simpatico. E io, per farmi grande delle mie conoscenze altolocate, avevo risposto che non ero geloso, e che lui era uno dei miei migliori amici. Seconda pessima idea, sicuramente sarebbe stato meglio darsi delle martellate sui cugghiùni!
Più tardi, dopo qualche cocktail di troppo, io e Gisella stavamo ballando. Lei era molto brava a ballare e anche molto sexy Sporgeva il culo in alto contro di me e mi sfiorava la minchia.
Dopo due o tre balli, le ho detto che dovevo pisciare. Io sono andato in bagno e lei ha continuato da sola.
Appena tre minuti e, quando sono tornato, l'ho vista ballare assieme a Mirco, strusciandosi come faceva con me. Mi sono fatto notare a gesti e l'ho guardata per farle capire che non mi piaceva quel comportamento. Lei ha risposto dicendo con le labbra "solo un altro ballo, solo uno", e facendo il numero uno con l'indice della mano.
Ho ricordato a me stesso di non essere un tipo geloso. Però facevo fatica a non pensare alla minchia di Mirco che, come la mia al suo posto, diventava dura mentre Gisella lo stuzzicava col suo corpo, sfiorando a tempo di musica il culo contro la patta dei suoi pantaloni.

CONTINUA

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